mercoledì 2 ottobre 2013

Leggere parole leggère

Era il nome della mia libreria.
Cioè della libreria della mia testa.
Quella fatta con una scala in legno appoggiata al muro dell'entrata. Con le pareti un po' rosse e un po' con i mattoni.
La libreria che ho deciso di avere vent'anni fa. Ed anche il nome è di vent'anni fa.
Ma se una cosa dev'essere, e deve esistere, deve essere ed esistere per quello che è, nella sua sostanza e nella sua forma.
Ed allora scriverò e leggerò qui.
Inizierò da qui.
Da questa libreria.
Aperta in un autunno qualunque.
Dalle foglie un po' rosse e un po' arancioni.
Come le mura della mia testa.
Proprio come quelle lì.

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