venerdì 14 marzo 2014

Per eccesso di difetto

Arrotondando per eccesso, l'inverno è finito.
Arrotondando per eccesso, in fondo, meglio il gelo della grandine. Se cade sulla pelle il gelo, gela; la grandine (potrei dire grandina, ma vi stupirò)...livida, picchia, buca. E se non ci credete, ditelo alla Panda gialla che c'è sotto, in cortile.
Arrotondando per eccesso, l'inverno è finito.
Tira un po' di vento e c'è il sole.
Il primo, ma non ultimo e soprattutto visibile.
Si sente e sbrina.
Del nostro tempo rubato, delle tane in cui si siamo ficcati per chiedere rifugio, delle volte che non abbiam passeggiato in centro o sulla luna, il freddo se ne fotte.
E' marzo.
C'è chi tira le somme dell'IMU pagato a gennaio, chi tira pugni spaccando un tavolino, chi tira l'acqua e chi tira a campare.
L'inverno se ne fotte.
Lui è lungo ed è fatto di buio. Lui, l'inverno, di solare c'ha solo l'orario.
Ed i cappotti costano più dei costumi da bagno.
Ma l'inverno se ne fotte.
In fondo l'inverno, come i bambini, vuole solo una cosa: il Natale con la neve.

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