giovedì 18 settembre 2014

Sette zucche strette e storte

Ho comprato un sacco grande di iuta. E ci ho messo dentro del tempo.
E’ stato difficile da imbrigliare, ma alla fine, l’ho ingannato.
Ci è entrato il tempo a pezzettini e restava spazio. E lo spazio vuoto così come lo spazio bianco, lì da soli, con poco tempo, avevano paura.
Allora ho trovato tutte le porte che non si sono aperte e quelle parole si sono aggrappate a tralci secchi. come le viti quando non c’è sole abbastanza.
In un sacco, grande di iuta.
Ci ho messo dentro il tempo di comprare poche cose, poche cose necessarie e così, velocemente, ho iniziato.
Ci ho messo quel telefono che squilla aspettando le risposte, ci ho messo l’ultima fetta di torta che mi hai rubato. Ci ho messo quel treno che era mio ma che avevo sbagliato binario. Ci ho messo quel libro che ho perso sull’aereo andando in Canada. Ci ho messo tutte le firme dei miei compagni di scuola raccolte sulla Smemo sventrata. Ci ho messo il maglione grigio a righe che mi manca. Ci ho messo le scorzette d’arancia ricoperte di cioccolato fondente. Lo smalto rosso praticamente nuovo. La prima poesia, quella per la festa del papà. La frase scritta dietro l’invicta che faceva tipo the best, ma sapeva di altro. Ci ho messo tutta la valigia di Pisa, il libro di diritto costituzionale che m’aveva infiammato l’anima. C’ho messo Robin Williams che m’ha spezzato il cuore. C’ho messo anche lontano lontano di Tenco, che mi ammagona sempre un po’ troppo questi poveri occhi. Una bottiglietta d’acqua naturale, che comunque bisogna berne almeno due litri al giorno. I bonghi del Benja, che spacciava, tra l’altro, anche cd dietro la mensa. I concetti di chakra, di pratica sciamanica, di karma, di yoga e di toponomastica: tutti ed in egual modo troppo incomprensibili per me.
Solo che adesso s’è mischiato tutto.
La valigia con i binari. Lo smalto con i bonghi.
Robin Williams con Tenco.
Tra l’altro. Perché?
Cavolo Luigi. Cioè anche il tuo amico Gino c’ha provato, poi però tra na Sandrelli e na Vanoni, cioè, come dire. Ha trovato delle alternative.
E tu Robin? Ho capito. Canale 5 ha trasmetto 1.178 volte Mrs. Doubtfire e tu non ne potevi più. Ok. Però farlo così…. Che ne so...Avresti potuto farlo in modo più originale, al grido di good morning Vietnam per esempio... Con un naso finto...Con delle piume di struzzo intorno al collo.
Invece no, tutto ovattato. Tutto chiuso Tutto dentro.
Ho comprato un grande sacco di iuta, un giorno, per caso, ma non so cosa farne. E’ troppo pesante per portarlo con me, ma anche troppo pesante per abbandonarlo.
Forse, se mi va, lo ingoio.

Nessun commento:

Posta un commento